Punge sul viso il sole tiepido di Marzo, silenzio sacro, il tempo si è fermato incurante di ciò che accade nel mondo. Da qui tutto ha un’altra luce, il cielo è azzurro intenso e si arroga il diritto di spazzare via le nuvole.
Presuntuosa questa terra bagnata dal mare e soffiata dai venti di Maestrale, qui dove gli estremi sembrano attrarsi e dove Sole e Luna si incontrano per poche ore. Mi perdo nei vicoli di questa terra troppo lontana dal resto e così vicina al mare, forse è questo che la rende un grande porto su cui attraccare.
Scivolo tra i vicoli colorati di profumi di buon cibo quello genuino e il rumore familiare di massaie che spadellano in cucina. Lenzuola bianche come la neve si librano sui terrazzi. Santini nelle nicchie colorate custodi di devozione e preghiere. Il Salento è sacralità. Qui tradizione ed evoluzione danzano al ritmo dei tamburelli, balli tribali, riti e luminarie. Nei miei scritti c’è sempre un po’ delle mie origini, fotogrammi rubati dagli annali della mia memoria, sbobinati su fogli di carta documento per i posteri. Contaminazioni di culture attraccate da posti lontani, serpeggiano sulle volte delle chiese, superando il limite dell’umano.
Parto da qui per raccontare arte e design, costume e cibo, vino e storie, un viaggio tra i limiti dell’infinito che solo il Salento sa come regalare. Nei miei scritti c’è sempre un po’ delle mie origini, fotogrammi rubati dagli annali della mia memoria, sbobinati su fogli di carta documento per i posteri. Contaminazioni di culture attraccate da posti lontani, serpeggiano sulle volte delle chiese, superando il limite dell’umano. Parto da qui per raccontare arte e design, costume e cibo, vino e storie, un viaggio tra i limiti dell’infinito che solo il Salento sa come regalare.
Ho iniziato ad osservare usi e costumi della gente o sono finita con il raccontare la gente: non c’è nulla che non passi attraverso il sentire, le anime qui scorrono, come il vino primitivo dalla sapidità intensa. I Salentini… con i loro volti bruciati dal Sole, con le mani consumate dal lavoro per garantire un futuro ai loro figli. Tradizione ed evoluzione scorrono lungo le costruzioni di case come perc work di mille colori, risultato di un cambiamento repentino corto cinquant’anni. È bastato un click, una finestra sempre aperta per rendere il nostro amato Salento una meta ambita da tanti. Come donna affascinante ma tormentata, nel tacco estremo dell’Italia, bella si… ma è come se le mancasse qualcosa.
Il Salento ha dato i natali ad una fucina di talenti in giro per il mondo, eppure c’è ancora chi coraggiosamente continua ad esprimersi per la sua terra e nella sua terra: noi andremo a stanarli per raccontarli… Per raccontare il loro coraggio, per esaltarne la bravura, perché sia monito per le nuove generazioni, affaticate dagli eventi degli ultimi anni.
“La creatività è alla base di ogni processo produttivo” è la mission o forse il mantra di D&I che nasce per esaltare la bellezza in ogni sua forma.
Quando mi chiedono di cosa mi occupo faccio fatica a rispondere, anch’io sono una creativa partita dalla moda, passando dall’arredamento di interni fino all’estetica del cambiamento, diventata la mia seconda pelle che si esprime nella formazione. L’estetica è da sempre al centro della mia ricerca.
Quando mi è stato chiesto di collaborare a questo magazine, ho vissuto l’emozione del privilegio: esprimere la propria creatività è un privilegio e cercare i talenti per mostrarli alla gente lo è ancora di più. Design e Interni Magazine, per me non è solo design e architettura: è la bellezza legata al territorio.
Emma Margari
Foto a cura di Laura Benegiamo
